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Due anni dopo che la Covid’19 ha scosso la logistica internazionale, il settore è ancora lontano dallo stabilizzarsi, nonostante abbia accumulato una crescita dell’attività fino al 15%. E sebbene il suo impatto sia significativo, la strozzatura causata dal mercantile Evergreen nel Canale di Suez e l’instabilità provocata dall’invasione russa dell’Ucraina non sono le uniche ragioni che hanno contribuito a prolungare la situazione del trasporto terrestre.
L’attuale complessità della logistica stradale in Spagna e in Europa deve essere letta al di là degli eventi recenti. Lo stress del sistema ha davanti a sé diverse sfide in termini storici, generazionali e commerciali che dovremo superare per raggiungere un equilibrio in questo campo.
È un fatto noto: il numero di autisti professionisti è in costante diminuzione da anni, al punto che sta iniziando a diventare un problema in Europa. Alla fine del 2021, l’Associazione Internazionale dei Trasporti Stradali (Astic), utilizzando i dati dello studio The European Road Freight Rate Development Benchmark, aveva già avvertito che erano necessari tra i 380.000 e i 425.000 autisti, a cui si aggiungeranno 166.000 posti vacanti nel maggio 2022 a causa dell’invasione dell’Ucraina, soprattutto per i veicoli pesanti. La durezza della professione e il peggioramento delle condizioni economiche stanno allontanando i giovani e le donne da un settore in cui il 72% dei lavoratori ha più di 50 anni.
Tutto questo si collega una serie storica di diminuzioni del numero di veicoli autorizzati al trasporto. In Spagna, ad esempio, secondo l'”Observatorio del Transporte de Mercancías por Carretera”. Domanda e offerta (gennaio 2022)” del Ministero dei Trasporti, della Mobilità e dell’Agenda Urbana, la flotta del trasporto privato è passata da 148.000 veicoli pesanti e 575.000 veicoli leggeri a poco meno di 110.000 e 28.000 rispettivamente in circa 15 anni.
E sebbene le ragioni demografiche e strutturali già citate potrebbero essere risolte con un maggiore impegno da parte delle aziende di logistica, la situazione attuale scoraggia gli investimenti in nuovi veicoli e le assunzioni. La riduzione dei viaggi di andata e ritorno nel trasporto terrestre in Europa, la distruzione dei flussi abituali del commercio al dettaglio, industriale e alimentare a causa delle politiche post-pandemiche in Cina e della guerra russo-ucraina e la mancanza di linee di trasporto sufficienti hanno generato una situazione di instabilità molto marcata nel settore, che rimane lontano dalle buone cifre economiche.
Secondo il vicepresidente esecutivo dell’Associazione Internazionale dei Trasporti Stradali (Astic), Ramón Valdivia, “nonostante l’aumento dei costi registrato dagli autotrasportatori, sia in termini di carburante che di costi del personale, i prezzi sono […] superiori unicamente dello 0,87% rispetto all’anno precedente”. Questo, in uno scenario in cui l’inflazione in Spagna supera il 6%, mette le aziende del settore nella situazione di rimandare l’impegno verso nuovi professionisti e il rinnovo o l’espansione delle flotte.
Il settore è anche interessato alle nuove misure legislative incluse nel Pacchetto Mobilità dell’Unione Europea. Con il 2026 in primo piano, i veicoli leggeri saranno obbligati a trasportare tachigrafi intelligenti, contribuendo all’aumento dei costi e alle condizioni poco attraenti di cui sopra. Con la nuova era del trasporto espresso alle porte, i trasporti con navetta si impongono per rispettare la normativa e garantire tempi di transito rapidi.
A questo si aggiungono, per le aziende che vogliono aumentare il numero di veicoli, le difficoltà che il settore automobilistico sta affrontando, con una catena logistica interrotta dalla carenza di componenti. Nel marzo 2022 l’investimento in un nuovo veicolo era già aumentato di prezzo fino al 5% rispetto all’anno precedente, un incremento su base annuale che non si vedeva dal 1996. Inoltre, i tempi di consegna di un veicolo nuovo possono raggiungere fino a 15 mesi.
In questa situazione di instabilità, il disporre di un’ampia rete di partner già preparati per il trasporto stradale urgente, come quella di HTG Express, è fondamentale per affrontare il nuovo paradigma della logistica post-pandemia.